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SOTTO L’OMBRELLONE: IL ROMANZO DI UN FUORICLASSE

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Compendio puntuale per comprendere al meglio la figura di Alberto Tomba – eroe dello sci moderno e figura di punta nella tradizione degli sport invernali FILA – Il romanzo di un fuoriclasse , pubblicato nel 1992, ha una struttura complessa. Innanzitutto, oltre alla firma del campione bolognese porta quella di Leo Turrini, giornalista e scrittore specializzato in biografie (Lucio Battisti, Michael Schumacher). Secondariamente, è ricco di immagini firmate Penta Photo, agenzia foto giornalistica che dagli anni Ottanta segue i più importanti eventi sciistici internazionali. Infine, grazie all’intercessione dell’atleta, le parole si accompagnano a scatti provenienti dall’archivio privato della famiglia Tomba, garantendo così un documento di eccezionale unicità. Il romanzo di un fuoriclasse parte dal principio, ovvero da quando Alberto muove i primi passi sulla neve a soli tre anni, complice papà Franco che nel tempo libero fa l’istruttore. In Emilia non nevica spesso, eppure il giovane Tomb...

ARCHIVISSIMA 2020: ECCOCI!

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Giunge alla terza edizione Archivissima, il festival torinese che promuove presso il grande pubblico i patrimoni e le storie conservate negli archivi storici. Nato nel 2017 da un’idea di Promemoria, l’evento si distingue ogni anno per l’intensa programmazione fatta di convegni, laboratori, talk, esposizioni artistiche, colazioni a tema, tour e proiezioni in tutta la città. L’emergenza epidemiologica da COVID-19 ha causato la cancellazione di numerose manifestazioni internazionali, ma Archivissima non è una di queste. L’edizione 2020 rimane confermata dal 5 all’8 giugno, interamente digitale. Tutti gli enti e le realtà coinvolte parteciperanno attraverso dei podcast, che nei giorni del Festival saranno caricati e distribuiti sulle principali piattaforme audio: da Apple a Google Podcasts, fino a Spotify. In tal senso, Archivissima Goes Digital si prefigura come un progetto ambizioso, “un grande archivio digitale audiovisivo che renderà fruibile nel tempo il lavoro di tutte le realta...

TOGETHERNESS: CARLA OVERBECK E NIKKI MCRAY

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‘Se vuoi metterti con me, devi andare d’accordo con le mie amiche’, diceva una canzone pop che negli anni Novanta ha riscritto le regole del femminismo in musica. Perché le donne lo sanno bene: allearsi è sempre l’arma più forte. E le atlete FILA, se possibile, lo sanno ancora meglio: tra le grandi lezioni dello sport ci sono proprio la forza e l’importanza del gioco di squadra. Carla Overbeck, nata a Pasadena, Texas alla fine degli anni Sessanta, è stata a lungo capitano della Nazionale Americana di Football: la sua prima partita con il team fu nell’88, vincendo il primo mondiale nel ’91. Abilissima in difesa, Carla brilla in Coppa del Mondo 1995, alle Olimpiadi del ’96 e gioca ogni singolo minuto della World Cup 1999. Nel suo saggio The Captain Class, Sam Walker sottolinea come la ragazza giochi tantissime partite ma faccia, in proporzione, pochissimi goal: ogni volta che prende la palla, infatti, subito la passa a una compagna, tanto è forte il suo spirito di squadra. Dopo il ritir...

SOUND ON: TUPAC SHAKUR

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Il fotografo David LaChapelle – cultore d’immagine e di celebrity forse più di Andy Warhol, suo mentore – sa bene che Tupac Shakur non ama diamanti o bling bling, a differenza dei colleghi rapper. Ma dal momento che nel suo universo barocco e immaginifico tutto è sovversione, nel 1996 decide di immortalarlo in una vasca da bagno, il corpo nudo coperto d’oro, un dio bellissimo che attende di essere venerato. Quel corpo, nella notte tra il 7 e l’8 settembre dello stesso anno, viene ferito a morte a Las Vegas: le pallottole sono quattro, colpiscono il torace e il bacino, la coscia e la mano destra, perforano un polmone. Tupac è dichiarato morto cinque giorni dopo. Ancora oggi non conosciamo i nomi delle persone che all’incrocio di Flamingo Road, subito dopo l’incontro in cui Mike Tyson mette a tappeto Bruce Seldon all’MGM Grand, da una macchina in corsa mettono fine alla sua vita. Sappiamo però che da allora – dall’episodio che è triste culmine delle faide tra East e West Coast – la st...

IL PASSO SILENZIOSO DELLA NEVE: STENMARK

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“The man who skis”, l’uomo che scia: è questo il claim adottato da FILA per la prima campagna SNOW TIME che nel 1978 vede protagonista Ingemar Stemark. Uno slogan semplice, ma in fondo l’atleta svedese vive da sempre lontano dai clamori, silenzioso come la neve dalla quale proviene.  Nato a Joesjö nel 1956, Stenmark esordisce in Coppa del Mondo nel 1973, a soli 17 anni. Da allora, la sua carriera è costellata di trionfi: con 46 vittorie in slalom gigante, 40 in slalom speciale, due ori olimpici e tre Coppe del Mondo generali è lo sciatore alpino di maggior successo. Un campione, forse non un atleta completo, dal momento che non disputa mai gare di discesa libera, precludendosi così diversi podi. Ad incidere è anche una famigerata specialità introdotta dalla Federazione Internazionale di Sci, che favorendo la combinata (ovvero una gara composta da prove differenti) danneggia gli sportivi con le caratteristiche di Stenmark. Non solo si racconta che tale clausola venga introdotta p...

FRATELLANZA

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Osservando le fotografie che ritraggono i fratelli Phil e Steve Mahre colpisce una cosa: sono sempre assieme. Che si tratti di un podio o di uno slalom sulla neve, trovano sempre modo di esprimere vicinanza, prossimità, affetto. Fratelli gemelli, i Mahre sono nati a Yakima, nello stato di Washington, il 10 maggio 1957: Phil è più giovane di quattro minuti, ci tiene a sottolinearlo in ogni intervista. Cresciuti in una famiglia numerosissima, che conta altri sette tra fratelli e sorelle, sono la perfetta incarnazione di un certo sogno americano: solidi valori familiari uniti alla determinazione nel perseguire gli obiettivi. Sciatori, il successo lo hanno conosciuto eccome. Phil in particolar modo: specialista nelle prove tecniche, tra il 1976 e il 1984 porta a casa 27 titoli mondiali, aggiudicandosi la Coppa del Mondo nell’82. Steve, dal canto suo, annovera un oro olimpico, un argento e nove vittorie in World Cup. Si ritrovano uniti anche nelle sconfitte, comprese quelle più amare: ...

REINHOLD MESSNER, CONQUISTATORE GENTILE

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Se il tennista vince la competizione acclamato dalle ovazioni del pubblico sugli spalti, lo scalatore conquista la vetta nel silenzio della natura, spesso in solitudine. Forse proprio questo aspetto intimista aveva alimentato nel Dottor Enrico Frachey la passione per la montagna: fu così che nel 1976 FILA lanciò una linea specificatamente dedicata, la White Rock. La sua portata innovativa era evidente e riassunta nell’iconica giacca blu: cucita con il medesimo materiale con cui si realizzano le vele delle barche, passò alla storia per il soffietto laterale che, oltre ad agevolare il movimento, sembrò dar corpo al desiderio di abbracciare il vento. In Reinhold Messner (Bressanone 1944), Frachey, trovò un testimonial perfetto. Messner fu l’uomo capace, l’8 maggio 1978, di scalare gli 8.000 metri del Monte Everest senza l’ausilio di ossigeno supplementare. Compì l’impresa a fianco di Peter Habeler, per poi replicare l’ascesa, il 20 agosto 1980, in completa solitudine. Analizzando le ...

VERSO L'ALTO: SGUARDI DALLA FASHION WEEK

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Ingemar Stenmark Gli eventi di cronaca che stanno interessando la scena internazionale ci insegnano l’importanza di rimanere uniti, e soprattutto di affrontare le avversità con coraggio, tenacia e determinazione. Gli stessi sentimenti che animano la collezione FW 2020 di FILA, ispirata a uomini che in passato, con quei valori, hanno compiuto gesta passate alla storia. E che l’hanno fatto, neanche a dirlo, con una F sul petto. L’8 maggio 1978 Reinhold Messner, volto storicamente associato al brand, scala il monte Everest in solitaria e senza l’ausilio di ossigeno supplementare. Nello stesso anno lo sciatore Ingemar Stenmark, fasciato dal luminoso giallo della bandiera svedese, vince la World Cup: il suo palmarès è ancora oggi imbattuto. Nel medesimo periodo mietono successi sulle piste anche gli americani Phil e Steve Mahre, fratelli gemelli dallo stile spiccato e inconfondibile. Alla grandezza delle imprese si accompagnano i mitici look, che la collezione FILA reinventa con ...