SOTTO L’OMBRELLONE: IL ROMANZO DI UN FUORICLASSE

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Compendio puntuale per comprendere al meglio la figura di Alberto Tomba – eroe dello sci moderno e figura di punta nella tradizione degli sport invernali FILA – Il romanzo di un fuoriclasse , pubblicato nel 1992, ha una struttura complessa. Innanzitutto, oltre alla firma del campione bolognese porta quella di Leo Turrini, giornalista e scrittore specializzato in biografie (Lucio Battisti, Michael Schumacher). Secondariamente, è ricco di immagini firmate Penta Photo, agenzia foto giornalistica che dagli anni Ottanta segue i più importanti eventi sciistici internazionali. Infine, grazie all’intercessione dell’atleta, le parole si accompagnano a scatti provenienti dall’archivio privato della famiglia Tomba, garantendo così un documento di eccezionale unicità. Il romanzo di un fuoriclasse parte dal principio, ovvero da quando Alberto muove i primi passi sulla neve a soli tre anni, complice papà Franco che nel tempo libero fa l’istruttore. In Emilia non nevica spesso, eppure il giovane Tomb

REINHOLD MESSNER, CONQUISTATORE GENTILE

Se il tennista vince la competizione acclamato dalle ovazioni del pubblico sugli spalti, lo scalatore conquista la vetta nel silenzio della natura, spesso in solitudine. Forse proprio questo aspetto intimista aveva alimentato nel Dottor Enrico Frachey la passione per la montagna: fu così che nel 1976 FILA lanciò una linea specificatamente dedicata, la White Rock. La sua portata innovativa era evidente e riassunta nell’iconica giacca blu: cucita con il medesimo materiale con cui si realizzano le vele delle barche, passò alla storia per il soffietto laterale che, oltre ad agevolare il movimento, sembrò dar corpo al desiderio di abbracciare il vento.

In Reinhold Messner (Bressanone 1944), Frachey, trovò un testimonial perfetto. Messner fu l’uomo capace, l’8 maggio 1978, di scalare gli 8.000 metri del Monte Everest senza l’ausilio di ossigeno supplementare. Compì l’impresa a fianco di Peter Habeler, per poi replicare l’ascesa, il 20 agosto 1980, in completa solitudine. Analizzando le gesta dell’atleta si ha sempre l’impressione che lo sforzo soggiaccia sempre al desiderio più intimo di rinnovare un patto segreto con la natura. Non a caso Messner fu fautore di uno stile personalissimo, che in anni di innovazioni tecnologiche andò controcorrente e ridusse al minimo l’equipaggiamento esterno: un atto di rispetto nei confronti della montagna. L’animo anticonformista di Reinhold Messner ispira ancora, a distanza di anni: la sfilata FW 2020, infatti, è tempestata di vette e profili di montagne, che si stagliano su fondi azzurri e tersi. “Di bandiere sulle cime non ne porto: non lascio mai niente a parte il segno delle orme, destinate a scomparire”.



ENGLISH VERSION:

REINHOLD MESSNER, A GENTLE CONQUERER

If tennis players win the competition with standing ovations by the audience, rock climbers conquer the peak in the silence of nature, often in solitude. Maybe it was right this intimate fact to inspire Doctor Enrico Frachey’s passion for mountains: in 1976 FILA launched a new line specifically dedicated to it, White Rock. Its innovative strength was clear and represented by the iconic ‘sailcloth’ blue jacket: tailored with the same material used to realise boat sails, it made history for its side gusset, that made movements easier and somehow shaped the desire to embrace the wind.

Frachey found a perfect testimonial in Reinhold Messner (born in Bressanone, Italy, in 1944), the man who climbed Mount Everest without supplementary oxygen on May 8th, 1978. He accomplished it along with Peter Habeler, and then did it again, on August 20th, 1980, on his own. By analyzing the athlete’s feats, you have the impression that the effort is secondary to a more intimate desire to renew a secret path with nature. That’s why Messner invented a very personal style, that reduced the use of external equipments in an era of technological innovations: an act of respect towards the mountain. Reinhold Messner’s offbeat soul is a font of inspiration even nowadays: FILA’s FW 2020 collection is enriched by peaks and mountain silhouettes with pure, light blue skies in the background. “Flags on the mountains I don’t leave: on the tops I don’t leave anything but footsteps, that will soon be deleted”.

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