FONTI: LE CIMINIERE DI BIELLA

Nel 1890 Giosuè Carducci, il primo scrittore italiano a vincere il Premio Nobel per la Letteratura, compone una poesia che generazioni di italiani avrebbero in seguito studiato e imparato a memoria sui banchi di scuola. Si intitola Piemonte : omaggio a Carlo Alberto di Savoia, certo, ma soprattutto alle città dell’omonima regione, che celebra evocandone la storia e le bellezze del paesaggio. Biella – terza località menzionata dopo Aosta e Ivrea – è descritta come città verde e laboriosa, che “a l’opera fumanti camini ostenta” . Tali ‘camini’ altro non sono che le ciminiere delle industrie tessili, che alla fine dell’Ottocento già caratterizzano lo skyline urbano con le loro strutture svettanti. La storia delle ciminiere affonda le proprie radici nell’Inghilterra vittoriana, il cui slancio industriale è segnato, nell’estetica, da torrioni ispirati ai campanili gotici e rinascimentali. Un gusto che dalla Gran Bretagna si estende all’area continentale, colonizzando quelle zone che stavano