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Visualizzazione dei post da agosto, 2020

SOTTO L’OMBRELLONE: IL ROMANZO DI UN FUORICLASSE

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Compendio puntuale per comprendere al meglio la figura di Alberto Tomba – eroe dello sci moderno e figura di punta nella tradizione degli sport invernali FILA – Il romanzo di un fuoriclasse , pubblicato nel 1992, ha una struttura complessa. Innanzitutto, oltre alla firma del campione bolognese porta quella di Leo Turrini, giornalista e scrittore specializzato in biografie (Lucio Battisti, Michael Schumacher). Secondariamente, è ricco di immagini firmate Penta Photo, agenzia foto giornalistica che dagli anni Ottanta segue i più importanti eventi sciistici internazionali. Infine, grazie all’intercessione dell’atleta, le parole si accompagnano a scatti provenienti dall’archivio privato della famiglia Tomba, garantendo così un documento di eccezionale unicità. Il romanzo di un fuoriclasse parte dal principio, ovvero da quando Alberto muove i primi passi sulla neve a soli tre anni, complice papà Franco che nel tempo libero fa l’istruttore. In Emilia non nevica spesso, eppure il giovane Tomb

FONTI: LE CIMINIERE DI BIELLA

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Nel 1890 Giosuè Carducci, il primo scrittore italiano a vincere il Premio Nobel per la Letteratura, compone una poesia che generazioni di italiani avrebbero in seguito studiato e imparato a memoria sui banchi di scuola. Si intitola Piemonte : omaggio a Carlo Alberto di Savoia, certo, ma soprattutto alle città dell’omonima regione, che celebra evocandone la storia e le bellezze del paesaggio. Biella – terza località menzionata dopo Aosta e Ivrea – è descritta come città verde e laboriosa, che “a l’opera fumanti camini ostenta” . Tali ‘camini’ altro non sono che le ciminiere delle industrie tessili, che alla fine dell’Ottocento già caratterizzano lo skyline urbano con le loro strutture svettanti. La storia delle ciminiere affonda le proprie radici nell’Inghilterra vittoriana, il cui slancio industriale è segnato, nell’estetica, da torrioni ispirati ai campanili gotici e rinascimentali. Un gusto che dalla Gran Bretagna si estende all’area continentale, colonizzando quelle zone che stavano

BORDOCAMPO: RAY GIUBILO

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‘Posso accendere il ventilatore, vero? Fa un caldo, qui’ . Non facciamo in tempo a raggiungerlo in videochiamata e subito Ray Giubilo ci coinvolge con la sua disarmante semplicità. Nato ad Adelaide, in Australia, ma trasferitosi in Italia in giovanissima età, Ray esordisce come fotografo fashion: alla fine degli anni Ottanta, però, viene introdotto al reportage sportivo, affermandosi come cantore del tennis per immagini. Pose plastiche, volti espressivi, giochi di luci e di ombre: i suoi scatti compongono un lessico personalissimo, raccontando la disciplina a 360°. In occasione della Giornata Mondiale della Fotografia, dialoghiamo con un grande autore, inaugurando una nuovissima rubrica di interviste.  Dai servizi posati e patinati al dinamismo del campo da gioco: raccontaci come è iniziata la tua carriera, Ray. Ho iniziato giovanissimo, negli anni Ottanta c’è stato un vero e proprio boom dei magazine di moda. Ero però anche appassionato di tennis, gioco che praticavo. Nell’89 rincont

SOUND ON: MELANIE C

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Evolversi, andare avanti, con la capacità di rimanere fedeli a se stessi. È quello che FILA ha saputo fare nel corso degli anni, ed è una dote che possiede anche Melanie C. Nel 1996 la cantante di Liverpool irrompe sulla scena musicale con le Spice Girls, la girlband inglese di maggior successo di tutti i tempi, (“il gruppo più riconoscibile dai tempi di John, Paul, George e Ringo”, come ha scritto David Sinclair su Rolling Stone). Nel video del loro singolo di debutto, Wannabe, Emma, Geri, Victoria e le due Mel sono cinque ragazze che portano scompiglio nella hall del Midland Grand Hotel di Londra, ognuna con la propria personalità distinta, fortissima. Con Wannabe le Spice Girls arrivano al primo posto in 37 paesi e si impongono come fenomeno musicale (l’album di debutto, Spice, vende 21 milioni di copie) e culturale: il loro inno, Girl Power, è una rivisitazione in chiave pop dei precetti femministi, e un’esortazione per le donne a prendere il controllo delle loro vite (l’espression

MEET THE DESIGNER: PIERLUIGI ROLANDO - 2

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Se c’è una parola ricorrente nelle memorie di Pierluigi Rolando, è l’aggettivo ‘vincente’. Lo ripete spessissimo, quasi come se fosse un mantra. Di sicuro per lui era un’ossessione: l’ambizione di un self-made man che, all’indomani dei primi riconoscimenti, vuole dimostrare di poter migliorare e dare sempre di più. Dopo il successo della Collezione Jacquard del ’72, Rolando consolida la propria posizione in FILA con la linea Mistral, che evoca i fiori, le pietre e i ciuffi d’erba della rigogliosa natura biellese. Ma soprattutto si butta a capofitto nella rivoluzione che avrebbe reso la sua azienda famosa in tutto il mondo: White Line. L’Italia post-boom industriale è uno scenario in cui le nuove disponibilità economiche sono incanalate, tra le varie cose, in sport e tempo libero. Lo sa il dottor Frachey, che come scopriremo era amante dell’arrampicata, lo sa Rolando, che gioca a tennis sia nella prima infanzia che a Leeds, durante gli studi. Proprio il tennis è la disciplina più spess