SOTTO L’OMBRELLONE: IL ROMANZO DI UN FUORICLASSE

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Compendio puntuale per comprendere al meglio la figura di Alberto Tomba – eroe dello sci moderno e figura di punta nella tradizione degli sport invernali FILA – Il romanzo di un fuoriclasse , pubblicato nel 1992, ha una struttura complessa. Innanzitutto, oltre alla firma del campione bolognese porta quella di Leo Turrini, giornalista e scrittore specializzato in biografie (Lucio Battisti, Michael Schumacher). Secondariamente, è ricco di immagini firmate Penta Photo, agenzia foto giornalistica che dagli anni Ottanta segue i più importanti eventi sciistici internazionali. Infine, grazie all’intercessione dell’atleta, le parole si accompagnano a scatti provenienti dall’archivio privato della famiglia Tomba, garantendo così un documento di eccezionale unicità. Il romanzo di un fuoriclasse parte dal principio, ovvero da quando Alberto muove i primi passi sulla neve a soli tre anni, complice papà Franco che nel tempo libero fa l’istruttore. In Emilia non nevica spesso, eppure il giovane Tomb

MEET THE DESIGNER: PIERLUIGI ROLANDO - 2

Se c’è una parola ricorrente nelle memorie di Pierluigi Rolando, è l’aggettivo ‘vincente’. Lo ripete spessissimo, quasi come se fosse un mantra. Di sicuro per lui era un’ossessione: l’ambizione di un self-made man che, all’indomani dei primi riconoscimenti, vuole dimostrare di poter migliorare e dare sempre di più. Dopo il successo della Collezione Jacquard del ’72, Rolando consolida la propria posizione in FILA con la linea Mistral, che evoca i fiori, le pietre e i ciuffi d’erba della rigogliosa natura biellese. Ma soprattutto si butta a capofitto nella rivoluzione che avrebbe reso la sua azienda famosa in tutto il mondo: White Line. L’Italia post-boom industriale è uno scenario in cui le nuove disponibilità economiche sono incanalate, tra le varie cose, in sport e tempo libero. Lo sa il dottor Frachey, che come scopriremo era amante dell’arrampicata, lo sa Rolando, che gioca a tennis sia nella prima infanzia che a Leeds, durante gli studi. Proprio il tennis è la disciplina più spesso menzionata durante le riunioni: nel 1973 la decisione è presa.
White Line (il nome si ispira alla linea che delimita i campi da gioco) nasce all’indomani degli entusiasmi e dei clamori che eventi come Wimbledon esercitano sul pubblico mondiale. Rolando nota che le TV – i cui schermi ai tempi sono ancora perlopiù in b/n – penalizzano gli atleti in look total white: la rivoluzionaria decisione è di studiare outfit coordinati, in cui il chiaro e lo scuro si alternano come il positivo e il negativo. È in questo periodo che vengono individuate le precise tonalità di blu navy e rosso che rendono inconfondibile il brand, in dialogo con una palette di colori pastello: l’écru, il beige, il verde, l’azzurro. Dal momento che FILA è attentissima allo spirito dei tempi (e all’importanza della parità di genere derivante dal dibattito femminista dell’epoca), una precisa gamma di toni – i gialli e i viola, i fucsia e i rosa shocking – viene selezionata appositamente per le tenniste. La conquista dei campi da tennis è dietro l’angolo.
Sketches 1974 - 1975

ENGLISH VERSION:

MEET THE DESIGNER: PIERLUIGI ROLANDO - 2

If there’s e recurring word in Pierluigi Rolando’s memoir, that word ‘successful’. It’s something he ofter writes, as a sort of mantra. It was an obsession, for sure: the ambition of a self-made man that, after the first recognitions for his work, wants to demonstrate he can improve and give more. After the success of the Jacquard Collection in 1992, Rolando reinforces his position at FILA with his Mistral line, that evokes flowers, stones, grass and other typical elements of Biella’s luxuriant nature. But most of all, he begins to work hard for the revolution that would have made his company worldwide famous: White Line. Post-economic boom Italy is characterized by new money possibilities, used – for example – for sporty activities. Enrico Frachey – who, as we’re going to learn, loved to climb in his free time – knows it well, just like Rolando himself, who plays tennis both in his childhood and during his stay in Leeds, UK. Tennis is right the most mentioned discipline during meetings: in 1973, the final decision is taken.
White Line (whose name is inspired by the signs marking the courtyards) is a consequence of the sensation that events such as Wimbledon were able to cause in the audience. Rolando notices that most TV screens are are still black-and-white, penalizing athletes wearking total white looks: his revolutionary choice is to design matching outfits, in which dark and light alternate as positive and negative. In this period the peculiar navy blue and red FILA colors are selected, in dialogue with a pastel palette: écru, beige, green, light blue. Since FILA also pays major attention to the spirit of the times (and to the importance of equal rights for all genders), a precise range of tones – purple, yellow, fuchsia, pink) is chosen especially for female players. The conquer of tennis courtyards is behind the corner.

Sketches 1974 - 1975

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