SOTTO L’OMBRELLONE: IL ROMANZO DI UN FUORICLASSE

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Compendio puntuale per comprendere al meglio la figura di Alberto Tomba – eroe dello sci moderno e figura di punta nella tradizione degli sport invernali FILA – Il romanzo di un fuoriclasse , pubblicato nel 1992, ha una struttura complessa. Innanzitutto, oltre alla firma del campione bolognese porta quella di Leo Turrini, giornalista e scrittore specializzato in biografie (Lucio Battisti, Michael Schumacher). Secondariamente, è ricco di immagini firmate Penta Photo, agenzia foto giornalistica che dagli anni Ottanta segue i più importanti eventi sciistici internazionali. Infine, grazie all’intercessione dell’atleta, le parole si accompagnano a scatti provenienti dall’archivio privato della famiglia Tomba, garantendo così un documento di eccezionale unicità. Il romanzo di un fuoriclasse parte dal principio, ovvero da quando Alberto muove i primi passi sulla neve a soli tre anni, complice papà Franco che nel tempo libero fa l’istruttore. In Emilia non nevica spesso, eppure il giovane Tomb

CREATIVI IN FILA: GABRIELE BOLLASSA, EMILIA GOZZANO, CLAUDIO GARIMOLDI, GABRIELE SCUDIERO E GIORGIA UBALDI

Quando domandiamo ad Emilia Gozzano e Gabriele Bollassa il nome di un regista che abbia influito sulla loro formazione, i due rispondono con trasporto e all’unisono: “Hayao Miyazaki!”. Il Maestro giapponese, premio Oscar per La città incantata nel 2003, ha emozionato il mondo intero con la delicatezza dei suoi film animati. I nostri Creativi in FILA, invece, hanno impressionato la giuria dell’omonimo contest dirigendo un video che ci riporta ai fasti di Wimbledon 1980, grazie ad un originale mix di found footage e cartoon. Studenti di animazione al Centro Sperimentale di Cinematografia di Torino, Emilia e Gabriele hanno coordinato un folto gruppo di lavoro, che annovera anche Claudio Garimoldi, Gabriele Scudiero e Giorgia Ubaldi. Direttamente dal secondo posto del podio, ecco il loro racconto dell’esperienza.


Che tipo di ricordi e conoscenze avevate di FILA quando vi siete approcciati al contest?

Emilia Gozzano: benché sia appassionata di moda da sempre, la mia preparazione in materia era scarsa. Ciò ha suscitato l’indignazione di mio padre, che è stato a lungo alpinista: “non conosci FILA? Ma sei matta!”. Ho così fatto ricerca, rimanendo colpita sia dalle origini in ambito tessile, sia dalla forza delle collezioni contemporanee in passerella.

E come avete “diretto” Björn Borg, che nel vostro video si tramuta in cartoon?
Gabriele Bollassa: dopo esserci documentati sulla sua carriera – che non immaginavamo essere così fulgida di vittorie – abbiamo costruito intorno alla sua figura un clip ricco di tecniche ed immagini tra loro differenti. In particolare, volevamo materializzare il ‘servizio’, l’azione, quell’attimo di tensione e sospensione che determina l’esito di un match (positivo o negativo che sia). Dal concept originale al prodotto definitivo è trascorso un mese, durante il quale mi sono occupato di coordinare tutte le maestranze e le tecniche coinvolte.
Emilia Gozzano: abbiamo scelto di esaltare il mito di Borg nella maniera più completa possibile, mixando l’animazione 2D tradizionale con la tecnica del rotoscopio, che ci ha portato ad intervenire con tavoletta grafica su un modello 3D del campione.


Dal mito di Wimbledon 1980 sono trascorsi quarant’anni. Quali sono state le vostre impressioni di fronte alla risonanza globale dell’evento (e della vittoria in casa FILA)?

Gabriele Bollassa: mi ha colpito l’allure di Borg, una rockstar che in campo esprime aderenza totale allo stile del brand di cui è portavoce. Anche la dimensione sociale, a mio avviso, non è da tralasciare: a Wimbledon il tennis si spoglia della sua divisa elitaria, raggiungendo livelli di popolarità paragonabili a quelli di calcio e ciclismo.

All’indomani di Creativi in FILA, cosa vedete nel vostro futuro professionale?
Emilia Gozzano: continuerò a perfezionarmi nel campo dell’animazione, anche in realtà virtuale, altra tecnica presa in considerazione per il video in fase di brainstorming.
Gabriele Bollassa: spero di lavorare nuovamente in team (e con persone Emilia), esplorando e mettendomi sempre alla prova con nuove sfide. In particolare, mi interessano le arti applicate al servizio delle aziende: in tal senso, il successo del contest è stato un grande incoraggiamento!

Gabriele Bollassa (Torino, 1997) vive e studia a Torino.
Emilia Gozzano (Roma, 1998) vive a studia a Torino.
Claudio Garimoldi (Torino, 1997) vive e studia a Torino.
Gabriele Scudiero (Volano, TN, 1998) vive e studia a Torino.
Giorgia Ubaldi (Rimini, 1995) vive e studia a Torino.


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